Ad oggi, medici e psicologi che trattano il disagio adolescenziale e giovanile si confrontano spesso con una condotta sregolata nel consumo di alcolici dannosa e pericolosa per ovvi motivi. L’adolescente, in quanto tale, attraversa una fase complessa della propria vita, alla ricerca di un’identità, di un senso di sé, e di un riconoscimento sociale da parte del mondo. Sempre più spesso le fasce di età più giovani sembrano utilizzare gli alcolici con modalità che sono percepite come funzionali alla vita sociale (bere per perdere le inibizioni, perché lo fanno gli amici…). Purtroppo, i giovani costituiscono un target appetibile per i produttori di alcolici, basti pensare alle cosiddette alcolpop, bibite a cui vengono addizionate piccole quantità di alcol, per risultare gradevoli anche a chi non è abituato al consumo di alcol.
Per quanto il mercato e la pubblicità favoriscano il fenomeno del consumo di alcol nei giovani, da un punto di vista psicologico bisogna inquadrare il problema dell’alcol come espressione di un disagio più pervasivo che i ragazzi spesso non sono in grado di fronteggiare. E’ per questo che si avverte la necessità di informare i giovani e di dar loro la possibilità di parlare della propria interiorità, attraverso maggiori servizi consultoriali e di una maggiore presenza di psicologi e psicoterapeuti nelle scuole.
Una maggiore possibilità di informazione e prevenzione dovrebbe essere anche mirata a ridurre comportamenti violenti e rischiosi come le corse ad alta velocità, le risse, o il sesso occasionale non protetto. Nonostante l’effettivo aumento del consumo di alcolici nei ragazzi, non sembra che il bere adolescenziale rappresenti una porta d’ingresso allo stesso tipo di dipendenza da alcol che si riscontra negli adulti. L’eventuale eccesso alcolico è dunque spesso riconducibile a un disagio profondo su cui l’adolescente non sente di aver controllo. Per questo i ragazzi devono essere aiutati a trovare un orientamento nei confronti del proprio malessere, che deve essere compreso e verbalizzato
Tra le risorse che la città di Pisa mette a disposizione dei ragazzi c’è sicuramente il Consultorio Giovani dell’Azienda USL Toscana nord ovest, cui si può accedere gratuitamente e liberamente, senza appuntamento.