Nella comprensione dei disturbi dell’alimentazione e in particolare dell’anoressia, non si deve sottovalutare il ruolo dei mass media, che propongono canoni di bellezza fisica alterati, principalmente a scopi consumistici ed economici. I media propongono immagini di donne che esercitano un impatto dilagante sui disturbi dell’immagine corporea, di cui l’anoressia nervosa è solo una parte. Le distorsioni dell’immagine corporea proposte dalla pubblicità, ad esempio, non sono volte a seguire uno standard di piacevolezza, ma a perseguire lo scopo specifico di vendere il prodotto. Per questo motivo, molto spesso, l’immagine della donna proposta dalla pubblicità non ha a che fare con principi di armonia, proporzione, gradevolezza, bensì con strategie di comunicazione che hanno il solo obiettivo di persuadere, anche servendosi di immagini di corpi non sani, obesi, emaciati o semplicemente sproporzionati nella muscolatura. Tali distorsioni nelle proporzioni naturali del corpo passano praticamente inosservate e sono accettate come la norma, perché i nostri occhi si sono ormai abituati a queste influenze diffuse e costanti.
E’ estremamente difficile valutare l’impatto dei media sulla genesi dei disturbi dell’alimentazione, ma certamente è stato riscontrato che la paziente anoressica si sente direttamente colpita dall’assalto incessante di immagini commerciali che pubblicizzano prodotti dimagranti. Addirittura, molto spesso, la paziente anoressica riferisce che ha l’impressione che alcuni di questi messaggi pubblicitari siano diretti a lei (personalizzati), creati ad hoc per comunicare proprio con lei stessa e poche altre persone con il “privilegio” di poterne capire il vero senso.
Nella terapia della paziente anoressica, si deve tener conto dell’influenza che esercita l’ambiente attraverso condizionamenti vari, e in particolare quelli veicolati dai messaggi pubblicitari. La terapia si basa su un approccio multidisciplinare, che prevede l’intervento di più figure professionali, tra le quali ovviamente quella dello psicologo psicoterapeuta. Insieme a una psicoterapia psicoanalitica individuale, l’inserimento della paziente in un gruppo terapeutico, di auto aiuto e di sostegno, produce buoni risultati.
Il Centro Arianna, a Pisa, è un centro autorevole e un punto di riferimento per chi soffre di disturbi dell’alimentazione. Al centro si accede gratuitamente, tramite il C.U.P. dell’Azienda Sanitaria Locale, ASL5 Pisa.