Lo psicologo o lo psicoterapeuta che svolge una consulenza di coppia valuta la qualità della comunicazione tra i partner, con una particolare attenzione all’assertività.
La persona assertiva sa esprimere in modo chiaro e tecnicamente efficace emozioni, sentimenti, esigenze e convinzioni personali riducendo le sensazioni d’ansia, disagio o aggressività. A questa modalità comunicativa si contrappone uno stile passivo o aggressivo. Lo stile aggressivo, infatti, è caratterizzato dalla tendenza a non rispettare i limiti degli altri. Chi usa questo stile è concentrato sui propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno e ha la tendenza a dominare l’altro. In questo modo, il rapporto tra le due persone diventa competitivo e la “vittoria” di uno dei due coincide con la sconfitta dell’altro: l’altro è infatti il “nemico” da battere ad ogni costo.
Il soggetto con uno stile comunicativo passivo, invece, pensa più ad accontentare gli altri che non sé stesso, è facilmente influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi. È un soggetto che ha un’elevata ansia sociale, che non riesce ad esprimere adeguatamente i propri bisogni e le proprie esigenze. Il suo obiettivo è ottenere il consenso ed evitare qualsiasi forma di contrasto con l’altro. Nel breve termine, questo tipo di atteggiamento è utile per ridurre l’ansia, ma finisce col limitare notevolmente la capacità di azione del paziente.
Gli psicologi e gli psicoterapeuti stimolano e incoraggiano uno stile comunicativo assertivo, inteso come un punto d’equilibrio fra uno stile comunicativo passivo ed uno aggressivo, che permette all’individuo di esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni e di impegnarsi a risolvere positivamente le situazioni e i problemi. A partire da questo obiettivo, la persona assertiva, chiaramente, si impegna a riconoscere all’altro lo stesso diritto di comunicare desideri e di esprimere la propria soggettività.